19 maggio 18.15 Messinambiente, niente stipendi. Rimonta la protesta dei lavoratori

Nuova manifestazione di protesta questa mattina dei lavoratori della Messinambiente che, per evitare ripercussioni sul servizio di raccolta dei rifiuti, solo alla fine del turno di servizio si sono radunati sotto al sede dell'ATO 3 di Via Cavalieri della Stella per protestare contro il mancato rispetto dell'impegno che il sindaco Buzzanca aveva assunto il 16 maggio scorso durante l' dei soci di Messiambiente, rispetto al pagamento degli stipendi arretrati entro la giornata di ieri. Durante la protesta, l'amministratore unico della Messinambiente Di Maria, è intervenuto cercando una mediazione possibile e presentando la proposta, fatta dal sindaco e del commissario Ruggeri, di destinare le risorse a disposizione dell'ATO 3, insufficienti a pagare sia il Durc – documento di regolarità contabile- che gli stipendi, alle retribuzioni, in maniera diretta. “La proposta di non pagare i contributi è stata subito giudicata tanto dal sindacato quanto dai lavoratori, che pure da giorni si trovano in grandi difficoltà economiche perché senza stipendio, irricevibile -dichiarano il segretario generale della FP Cgil Clara Crocè e il segretario generale di Uiltrasporti Silvio Lasagni. Senza il Durc, il documento di regolarità contabile, Messinambiente non potrebbe continuare la propria attività. E infatti il pagamento delle retribuzioni avverrebbe direttamente dall'ATO bypassando la Messinambiente che si troverebbe in una condizione di irregolarità contabile. Tale soluzione, periodicamente rilanciata da amministratori e non che prendono scorciatoie in contrasto con la legge, ha alimentato le già forti preoccupazioni dei lavoratori. Preoccupazioni che sono persino aumentate quando, improvvisamente, è stato annunciato che i soldi necessari erano comparsi. Tutto questo balletto sulla capienza o meno di risorse, sui trasferimenti Ato/Messinambiente, su Durc e stipendi, ha di fatto alimentato in tutti noi la sensazioni di trovarci in una condizione anomala, dove nel migliore dei casi il sindaco e Ruggeri non sanno come risolvere il problema, nel peggiore stanno operando in maniera poco chiara perseguendo obiettivi che non sono stati resi noti né al sindacati né ai lavoratori. Ad oggi quindi restano tutte le nostre preoccupazioni, restiamo vigili su quanto accadrà nei prossimi giorni e confermiamo la data del 24 maggio per lo sciopero già indetto”. 
 

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