17 luglio 09.50 Domani firma del protocollo d’intesa per le vestigia della chiesa di San Giacomo

vestigia San GiacomoDomani 18 luglio, alle 10, a palazzo Zanca, il sindaco, Giuseppe Buzzanca, ed il soprintendente per i beni culturali ed ambientali, Salvatore Scuto, firmeranno il protocollo d'intesa tra il Comune e la Soprintendenza di Messina, per operare congiuntamente per la realizzazione di interventi e la messa in sicurezza dei resti dell'antica chiesa di San Giacomo. Le vestigia sono situate nell'omonimo slargo, retrostante la Basilica Cattedrale, e risalgono al periodo a cavallo tra l'XI ed il XII secolo. Le possibili sinergie istituzionali per l'area archeologica di Largo S. Giacomo erano state individuate – come si ricorderà – dopo un tavolo convocato a marzo scorso, dall'assessore ai ed allo sviluppo economico, Gianfranco Scoglio, ed a cui avevano partecipato la dottoressa Gabriella Tigano, responsabile dell'unità operativa 10, beni archeologici della Soprintendenza e il dirigente del dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie del Comune, ing. Antonio Amato. L'iniziativa si inserisce nel programma di riqualificazione del quadrilatero via XXIV Maggio, viale Boccetta, via Garibaldi e via T. Cannizzaro, nell'ambito del più ampio piano di recupero e valorizzazione commerciale del centro storico, che l'Amministrazione comunale sta definendo. A largo S. Giacomo, dodici anni fa, fu aperto un cantiere di scavo, che ha permesso una parziale lettura dell'antica chiesa di S. Giacomo, il cui impianto originario è databile in un periodo compreso tra la dominazione normanna della città e il successivo periodo svevo. Si tratta dunque di una delle rare testimonianze della Messina normanna, forse contemporanea alla costruzione della Cattedrale normanna (l'antica chiesa di S. Maria La Nuova, distrutta dai terremoti). E' stata messa in luce una parte del perimetro murario e sono stati inoltre rintracciati resti di sei pavimenti della chiesa antica, tutti in mattonelle di cotto di diversa forma e dimensioni.

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