16 marzo 07.41 Federalismo municipale, vertice interno in Comune

foto56 Oggi alle 16 a palazzo Zanca è stata indetta dal sindaco Giuseppe Buzzanca, e dall'assessore alle politiche finanziarie Orazio Miloro una prima “riunione di servizio” con i dirigenti comunali, per avviare un opportuno e rigoroso confronto, al fine di definire eventuali azioni da porre in essere a salvaguardia degli equilibri finanziari dell'Ente. Come noto, infatti, con l'articolo 14, comma 2, del DL 78/2010, ed a seguito del D.Lgs. sul “Federalismo Municipale” approvato dal lo scorso 3 marzo, nell'ambito di una ridefinizione dei trasferimenti dallo Stato agli Enti Locali, il Comune di Messina avrà nei prossimi tre anni una riduzione del contributo ordinario, alla quale verrà a sommarsi una ulteriore preannunziata contrazione delle risorse erogate da parte della Regione Siciliana. A partire dal 2011, infatti, il Comune dovrà parametrare le spese ai cosiddetti “fabbisogni standard”, non potendo agire sulle addizionali per compensare i maggiori costi previsti. Le prime norme che potremmo definire di avvio del cosiddetto federalismo municipale, ovvero sull'autonomia dei Comuni nella gestione delle proprie risorse, con l'introduzione di un nuovo sistema di tassazione locale – ha sottolineato l'assessore Miloro – hanno nel contempo determinato minori risorse agli Enti locali che avranno effetti già sui 2011.Tale situazione interessa ovviamente anche il Comune di Messina che si troverà ad avere una doppia riduzione dei trasferimenti, sia dallo Stato che dalla Regione, che dovremo fronteggiare con misure adeguate per evitare ripercussioni sulla comunità amministrata, alla quale, invece, – ha ribadito Miloro – deve essere assicurato un livello di spesa sociale sufficiente a garantire servizi adeguati”. La definizione di un quadro generale della questione deve anche passare attraverso i tributi e le altre entrate da attrarre alla competenza dell'Ente locale (Regioni, Comuni, Province), o da regolare con graduazioni da stabilirsi, che riguardano principalmente: 1) l'addizionale comunale Irpef; 2) l'imposta di soggiorno; 3) l'imposta di scopo; 4) l'addizionale regionale Irpef; 5) la Rc auto province; 6) nuovi tributi regionali; 7) l'Imposta Municipale Unica (IMU); 8) le imposte sulle compravendite immobiliari; 9) l'imposta municipale secondaria; 10) l'Irap. “Nella sostanza bisogna quindi avviare con assoluta tempestività un percorso che ridisegni il nuovo ruolo dell'Ente Locale, in un contesto notoriamente critico, fermo restando che a priori, continuiamo a ritenere necessaria ed indispensabile l'adozione di provvedimenti perequativi da parte dei Governi centrale e regionale, almeno a favore degli Enti Locali che operano in contesti di conclamata crisi socio-economica, al fine di consentire un graduale processo di allineamento verso le politiche federaliste. Non si dimentichi, in tal senso, – ha concluso Miloro – che l'uguaglianza formale dei cittadini si raggiunge soltanto trattando in modo differente situazioni sostanzialmente diverse”.

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