13 luglio 16.59 Giampilieri, Lombardo chiede provvedimenti immediati

Con una lettera inviata al premier Berlusconi, al Capo della Protezione civile Gabrielli e ai ministri Tremonti e Fitto, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo ha chiesto “un immediato provvedimento per sbloccare le risorse Par Fas 2007/2013”, da destinare agli interventi previsti dalle due ordinanze (3815/2009 e 3865/2010) emanate per fronteggiare gli eventi calamitosi che hanno colpito la provincia di Messina, nell'ottobre del 2009 e nel marzo del 2010.

“Ho avuto modo di segnalare in piu' occasioni – ricorda Lombardo – la grave situazione in cui versa parte del territorio messinese.

Oggi, nonostante gli sforzi profusi, si e' ben lontani dal ritorno alla normalita'. Permane, tutt'ora, una situazione che non consente a oltre 1500 persone di fare rientro nelle proprie abitazioni”.

“Il presidente della Regione siciliana – si legge nella lettera inviata a Palazzo Chigi – e' al fianco di queste popolazioni.

Quella di Giampilieri e degli altri comuni del messinese colpiti dall'alluvione, e' una situazione insostenibile. Oltre a piangere 37 vittime, ci sono ancora interi quartieri evacuati e la vita della collettivita' e' stata ed e' sconvolta, privata di strutture essenziali, come scuole, chiese e reti di collegamento viario, con la gente costretta a vivere in un contesto dove permangono, fintanto non saranno completate le necessarie opere di messa in , evidenti rischi per l'incolumita'”.

Il presidente della Regione siciliana richiama le Istituzioni nazionali al compimento degli atti necessari a finanziare le ordinanze: “Per poter definire i programmi di messa in sicurezza del territorio, rimborsare i cittadini per i danni subiti e assicurare agli stessi la necessaria assistenza, questa Regione, anticipando l'impostazione poi confermata dalla Legge milleproroghe, ha individuato risorse del Par Fas 2007/2013 e risorse liberate dalla programmazione comunitaria e nazionale, avanzando, in particolare per i fondi Fas, gia' da ottobre dell'anno scorso, istanza per l'inserimento di 160 milioni di euro all'interno delle ordinanze. Si deve constatare che nonostante i molteplici solleciti, i Dicasteri interessati non hanno dato all'espressione del parere necessario affinche' i fondi possano essere utilizzati per le emergenze”.

“Non avere garantito quella risposta immediata che era stata promessa all'indomani delle calamita' – conclude Lombardo – sicuramente non testimonia lo spirito di solidarieta' e coesione proprio della nostra nazione e non rende giustizia alle vittime e ai loro familiari”.

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