13 aprile 12.12 S.S. 117, la Uil: “No al blocco dei lavori”

 

“Un'opera di fondamentale importanza per il territorio il cui blocco potrebbe portare gravissime conseguenze in termini economici e sociali, vista la drammatica ricaduta  occupazionale che il fermo dei lavori sul versante mistrettese comporterebbe”.

E' così che Giuseppe De Vardo, segretario provinciale della Feneal UIL, la categoria che si occupa di tutelare i lavoratori edili, e Nunzio Musca, segretario zonale UIL Sant'Agata Militello, definiscono la S.S.117 Centrale Sicula, la cosiddetta “Nord Sud”, Santo Stefano-Gela, un'infrastruttura attesa da quarant'anni il cui completamento oggi rischia la paralisi a causa del mancato pronunciamento del Comitato Scientifico dell'Ente Parco dei Nebrodi, ostile al passaggio della preziosa infrastruttura all'interno dei territori posti sotto la sua tutela.

 “La Nord-Sud – spiegano De Vardo e Musca – è un'opera dalla straordinaria valenza strategica nata allo scopo di congiungere la costa tirrenica della provincia di Messina con Gela, attraversando tutto l'ennese e collegandosi con la e con la Catania-Palermo. Un'opera che non solo ridurrebbe di molto i tempi di percorrenza, ma permetterebbe un maggiore afflusso verso quelle aree dei Nebrodi, ad alta valenza turistica, che oggi risultano particolarmente difficili da raggiungere”.

“Non solo – proseguono De Vardo e Musca – bloccare i lavori in questo momento equivarrebbe a gettare alle ortiche circa 140 milioni di euro immediatamente spendibili, pagare il prezzo della rescissione di contratti già sottoscritti e mandare a casa una sessantina di lavoratori del cantiere B2, quello sul versante mistrettese, già operativo, senza contare un centinaio di lavoratori  del secondo lotto che potrebbero non essere più impegnati. Un lusso che un territorio come quello del comprensorio dei Nebrodi, caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione e lavoro precario proprio non si può permettere. Ecco perché la FENEAL UIL e la UIL di Sant'Agata Militello chiedono l'immediato pronunciamento del Comitato Scientifico dell'Ente Parco in favore dello sblocco dei lavori. Un atto dovuto verso un territorio già fortemente penalizzato sul versante dei collegamenti con le grandi aree metropolitane”.

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