13 aprile 07.30 Sala Laudamo, debutta questa sera “Il ritorno”

Renato Sarti
Renato Sarti

Un testo di Sergio Pierattini, “Il ritorno”, in scena nella Sala Laudamo da oggi e fino a domenica, è il nuovo appuntamento del cartellone “Paradosso sull'autore”, curato da Dario Tomasello. Prodotto da Teatro della CooperativaCompagnia Veronica Cruciani, premio della Critica come Miglior Testo Italiano stagione 2007/08 e finalista al Premio Ubu 2008 come migliore novità italiana, stavolta lo non vede in scena l'autore. Progetto e regia sono firmati da Veronica Cruciani; gli interpreti sono: Milvia Marigliano, Arianna Scommegna, Renato Sarti e Alex Cendron; scene e costumi di Barbara Bessi, disegno luci di Gianni Staropoli, musiche di Paolo Coletta.

“Il ritorno” del titolo è quello di una figlia che rientra nel contesto di una famiglia borghese lombarda, che deve risolvere il conflitto con un problema del passato. Pierattini racconta così il suo testo: «Una famiglia segnata da un grave episodio e una figlia che ritorna. L'occasione unica per fare i conti, chiarirsi e capire i motivi che l'hanno condotta a compiere il gesto che ha condizionato non solo la sua ma anche quella di coloro che gli sono vicini. Accuse, recriminazioni, rimpianti. Sullo sfondo un contesto sociale particolare ma allo stesso tempo simile a quello di tante realtà del nostro centro nord: operoso e attivo ma anche denso di profonde contraddizioni. Contraddizioni che nei rapporti con gli immigrati diventano talvolta laceranti e distruttive. È la storia della protagonista della nostra vicenda, la figlia trentenne di un piccolo imprenditore bergamasco, che dopo aver scontato il suo debito con la giustizia, torna alla sua famiglia d'origine. È la storia di un intricato e complesso modo di vivere i rapporti familiari, attraverso un particolare ma anche riconoscibile linguaggio degli affetti al quale i protagonisti si attaccano come naufraghi in cerca di salvezza. La vita e i problemi complessi dell'oggi hanno forse spinto alla deriva questa operosa famiglia. Ognuno dei suoi componenti, come gli sventurati passeggeri di molti degli improvvisati natanti che attraversano i nostri mari in cerca di una vita migliore, affronta con i mezzi che possiede la tempesta che è in corso. Non mancano i rimpianti per qualcosa che si sono lasciati alle spalle per sempre. Una vita fatta di sacrifici e lavoro ma allo stesso tempo più semplice; dove gli ideali se pur ingenui, riuscivano ancora a significare speranza e fede in un futuro migliore».

Sala Laudamo, 13 e 14 aprile, ore 21; 15 aprile, ore 17,30

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