1 gennaio 18.09 Una Chiesa che non è in grado di garantire ai suoi fedeli i propri principi morali non può essere credibile

Dal nostro lettore Emanuele Ferrara riceviamo e (molto volentieri) pubblichiamo:

“Gentile Redazione.
tra i vari elementi che hanno condizionato la storia politica del nostro Paese, quello religioso ha influenzato significativamente il corso della storia modellando la morale del popolo e quella delle sue classi .

Il potere ecclesiastico ha in gran parte modellato anche il senso dell'impunità dei potenti dal momento che, allora così come oggi, i cattivi esempi discendono spesso dall'alto. In passato l'estrema corruzione dei costumi, con la scandalosa vendita delle “indulgenze”, suscitarono la rivolta protestante di Lutero che venne in parte bloccata dalla controriforma del Concilio di Trento. Tuttavia la ricerca scientifica e quella filosofica vennero fortemente ostacolate dal clero e per coloro che disobbedivano era pronto il carcere e non di rado il rogo.

Oggi “la morale della Chiesa” non si discosta poi molto da quella del passato. Ne abbiamo avuto la conferma quando si è trattato di valutare i comportamenti indecenti dell'ex Presidente del Consiglio, fossero o no anche reati, numerosi cattolici, in particolare quelli facenti capo a Comunione e Liberazione, hanno più volte ribadito che un politico con responsabilità di governo può essere valutato solo in base ai della sua azione. Della sua condotta egli risponderà solo di fronte all'Altissimo, quella e solo quella può essere la sede per valutazioni e bilanci di ordine morale.

Argomentazioni piuttosto ingegnose che lasciano ampia libertà di manovra. L'uso sfacciato dell'ipocrisia e la “doppia morale della Chiesa” si sono tradotte in considerazioni del tipo: ” In Italia va bene anche il fascismo!”. So benissimo che all'interno della Chiesa le posizioni sono molto differenti, ma spesso quella che prevale e la posizione peggiore dal punto di vista civile. A suo tempo andava bene Mussolini, come oggi va bene Berlusconi!

Ma una Chiesa che non è in grado di garantire ai suoi fedeli i propri principi morali non può essere credibile. L'uso secolare di questa “doppia morale” ha contribuito a convincere gli italiani che si può fingere di obbedire alle leggi per meglio eluderle nella sostanza. Ora la Chiesa fiutando l'aria cambia cavallo, abbandona l'ex premier al suo destino e si schiera apertamente con Monti, un uomo ossequiente, timorato di Dio, fervente cattolico, che incarna meglio il costume e la tradizione religiosa del nostro paese. Così la doppia morale della Chiesa continuerà a condizionare il pensiero politico dei cattolici, e il nostro paese non sarà mai un paese veramente libero”.

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