1 agosto 11.01 Risanamento, nota del presidente del Consiglio comunale Previti

Con una personale il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti è intervenuto sul tema del risanamento in città. “Credo che si siano spese più parole di quanto si sia realizzato. Non entro assolutamente nel tema della “Sindrome di Adamo ed Eva” – scrive Previti – conosciuta anche come primo scarica barile della storia dell'umanità, ma è bene ribadire che i famosi 500 miliardi delle vecchie lire rappresentavano il “valore aggiunto” rispetto ai finanziamenti ordinari goduti e per i quali colpevolmente non si è attinto o lo si è fatto poco. Ma se la classe politica ha pure i suoi torti, la classe che in questi decenni ha gestito il risanamento (salvo pochissime eccezioni) certamente ne ha di più. Ancora oggi, per fare un solo esempio, non si riesce a spostare un panificio da Fondo De Pasquale per dare inizio ai lavori per la di ottanta alloggi. E che dire dei 12 alloggi assegnati alle famiglie di salita Tremonti, ma non consegnati perchè manca un “tubo” e bisogna togliere le lamiere. Alloggi completati – si fa per dire – da circa 1 anno. Credo che le “pastoie” burocratiche o le insufficienze – eufemisticamente parlando – progettuali interessano poco le famiglie che da mezzo secolo vivono in baracca. Si rende, quindi, – prosegue Previti – non auspicabile ma necessario ed urgente realizzare la tanto, e da più parti richiesta, cabina di regia dove, con scadenza fissa, almeno una volta al mese, le parti interessate (Comune, Iacp e Imprese in primo luogo) si riuniscano ed eliminino – ripeto eliminino – le criticità rilevate. Questo chiede una città civile, ma soprattutto normale, evitando se possibile la contagiosa Sindrome di Adamo ed Eva e la partecipazione “passiva” di alcuni politici e componenti della classe dirigente – conclude Previti – che somigliano sempre più al famoso sceneggiato televisivo del 1971 di Anton Giulio Majano, dove le stelle non sono gli astri luminosi”.

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